ambientale nella Valle del Belice. Dopo decenni di attese, si procederà finalmente alla rimozione dell'amianto nei luoghi maggiormente colpiti dal terremoto del 1968. È stata definita la procedura, infatti, con il ministero dell’Ambiente: sono stati ammessi a finanziamento undici progetti di riqualificazione per lo smaltimento dell'amianto e dell'eternit derivanti dallo smantellamento delle baraccopoli nei paesi delle province di Agrigento, Trapani e Palermo. Otto progetti sono immediatamente cantierabili, altri tre invece si trovano in una fase istruttoria e occorrerà attendere ulteriori passaggi burocratici. A disposizione ci sono oltre nove milioni di euro.
In provincia di Agrigento sono stati ammessi a finanziamento quattro progetti: a Montevago per la riqualificazione della Chiesa e dell'ex poliambulatorio nell'ex baraccopoli Bergamo sono stanziati 412 mila euro e quasi un milione di euro per la bonifica ambientale dei villaggi Bergamo, Tempo e Trieste. A Santa Margherita di Belice sono stati finanziati invece i lavori nell'ex baraccopoli di via Po, per circa un milione e mezzo di euro, e lo smaltimento delle discariche abusive di cemento amianto, per un importo di altri 600 mila euro.
Si trovano ancora nella fase istruttoria, inoltre, altri due progetti, uno che riguarda Menfi e l'altro Sambuca di Sicilia, per i quali è in corso un approfondimento al ministero dell'Ambiente.
“Dopo decenni di attesa e promesse non mantenute – afferma il sindaco di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo - finalmente i comuni belicini, grazie all’impegno del governo regionale, potranno avviare significativi interventi di riqualificazione e bonifica ambientale per lo smaltimento dell’amianto derivante dallo smantellamento delle baraccopoli costruite dopo il terremoto che nel 1968. Oltre a Montevago e Santa Margherita, altri interventi saranno realizzati a Partanna, Santa Ninfa, Vita e Roccamena”.