Iniziamo da una perdita idrica in contrada Carbone. I residenti di via Pietro Germi, ironizzando su un film del regista, si sentono “sedotti e abbandonati”. Si sono persino rivolti ad un legale per sollecitare un intervento richiesto da mesi e mesi. La buca sull’asfalto da cui sgorga l’acqua erogata come fosse una fontana, continua ad allargarsi a vista d’occhio. Uno spreco impressionante crea innumerevoli danni a chi abita in zona, a partire da un minor approvigionamento presso ciascun utente. A questo si aggiungono i danni che l’acqua, disperdendosi lungo la via Pietro Germi, arreca non solo all’asfalto della strada, sempre più danneggiato, ma anche alle vicine abitazioni: l’acqua, infiltrandosi, infatti, sotto il terreno, danneggia i muri delle case. I residenti riferiscono si tratti di un problema mai risolto, in reatà, da anni. Gli interventi tampone, hanno fatto ben poco a causa di una rete idrica colabrodo che, evidentemente, andrebbe sostituita. Dalla contrada Carbone chiedono, dunque, alla gestione commissariale di Girgenti Acque di intervenire una volta e per tutte.
Altra storica perdita idrica segnalata oggi è quella che periodicamente trasforma le vie Acerra, Lioni e viale Siena in dei veri e propri fiumi. Sembra che la pardita abbia origine da questa buca, transennata, in via Acerra e che da lì si disperda lungo le arterie vicine. Per l’ennesima volta anche qui si chiede un intervento tempestivo.
Cambiamo argomento e passiamo ai rifiuti abbandonati nelle periferie. Questa volta, bersaglio degli incivili, sono stati gli abbeveratoi di due zone di campagna. Partiamo dalla contrada Portolana, in cui qualcuno, dopo aver usufruito dell’acqua che sgorga dalla fonte verosimilmente per lavare il proprio veicolo, ha poi lasciato delle cassette di pesce vuote sul posto. Non si può descrivere a parole il tanfo emanato dal polistirolo maleodorante abbandonato ai bordi dell’abbeveratorio, riferisce chi ci ha contattato, nella speranza che la zona possa essere ripulita al più presto dagli operatori ecologici. Auspica lo stesso intervento chi ci ha inoltrato le foto da contrada Bordea – Guardabasso. Qui i rifiuti abbandonati alle spalle dell’abbeveratoio sono stati persino bruciati. La gran quantità di bottiglie di vetro, plastica e alluminio, in parte incenerita, andrebbe rimossa il prima possibile. Un danno ambientale non indifferente.
A proposito di abbandono indiscriminato di rifiuti, ci segnalano nuovamente che all’ex chiesetta della Perriera vengono abbandonati vestiti. Una pratica dura a morire. Ricordiamo che gli indumenti in disuso devono essere conferiti all’isola ecologica, non molto lontana dalla chiesetta.
Un'altra segnalazione riguarda, invece, un problema comune a tutta la città. Seppur siano in corso gli interventi di potatura degli alberi, sono tanti i cittadini a sollecitare la scerbatura ai bordi delle strade, da più zone: dalla Contrada Isabella, al centro storico, passando per via Cappuccini e zone limitrofe, fino ad arrivare alla Perriera. Si chiede un’accelerazione dell’estirpazione delle erbacce, poiché ormai secche ed a rischio incendi.
In chiusura, riportiamo una nota a firma del saccense Gigi Marino, portavoce di Sciacca al Centro, riguardo la persistente interdizione al transito delle vie Eleonora D’Aragona ed Agatocle, inoltrate al sindaco Francesca Valenti ed all’assessore Lo Cicero. Viene chiesto quando queste strade, cruciali per la viabilità cittadina, possano essere riaperte. Temono, infatti, da Sciacca al Centro, che durante l’estate, ormai alle porte, il centro storico diventi invivibile a causa del traffico delle auto, costrette ad incolonnarsi nelle restanti arterie rimaste aperte.