Lo ha evidenziato questa mattina, in diretta su La 7, il presidente della Regione Nello Musumeci. La Sicilia è di fronte ad una escalation di contagi che non consente un lavoro serio, razionale e attendibile sui contatti stretti dei soggetti risultati positivi al tampone molecolare. Anche Musumeci concorda, peraltro, sulla necessità di rivedere le regole della quarantena che attualmente prevedono un isolamento di 7 giorni per i vaccinati e di 10 per i non vaccinati che hanno avuto un contatto stretto con un positivo. Il rischio è che tra qualche settimana l’Italia intera si blocchi e, infatti, è all’esame del Comitato Tecnico Scientifico, convocato per domani, l’ipotesi di ridurre il periodo di quarantena. Si parla di 5 giorni per i vaccinati, che potrebbero scendere a 3 per chi ha già ricevuto la terza dose. In Sicilia già oggi il Comitato Tecnico Scientifico regionale si è riunito per rivedere la distribuzione del personale, incentivare il drive in e destinare maggiore attenzione all’assistenza domiciliare. I numeri degli attuali positivi sono elevatissimi, ma per fortuna al momento la Sicilia sfora solo il parametro dei posti letto occupati in degenza ordinaria, non in terapia intensiva. Ci troviamo ad avere una crescita importante dei contagi - ha dichiarato ieri pomeriggio l'assessore alla salute Ruggero Razza al termine della riunione in videoconferenza con i vertici delle Aziende Sanitarie Provinciali, per cui è stato disposto di dare a tutti i drive-in un numero adeguato di biologi per poter rafforzare l'attività, quindi raddoppiare il numero dei drive-in in tutta la Sicilia, potendo così destinare i medici impegnati nell'emergenza alle visite domiciliari e alla somministrazione dei vaccini domiciliari. Insomma si deve puntare sull’assistenza domiciliare perché, come emerge dai bollettini giornalieri, la gran parte dei nuovi contagiati è asintomanica o paucisintomatica. In relazione all'adozione di eventuali nuovi provvedimenti restrittivi in Sicilia, l'assessore Razza ha rinviato ogni decisione alle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico Regionale. Intanto il governatore Musumeci ha prorogato fino a mercoledì 5 gennaio la zona arancione in tre comuni siciliani: Marianopoli, Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea. Non altrettanto ha fatto per il comune di Castrofilippo, in provincia di Agrigento, che da oggi non è più zona arancione.
E sul fronte delle vaccinazioni da oggi via libera alla terza dose anche per chi ha compiuto i 16 anni e ha completato il ciclo primario di vaccinazione antiCovid da almeno cinque mesi. La somministrazione può avvenire recandosi direttamente al Centro vaccinale più vicino o tramite prenotazione. Potranno ricevere la “dose booster” anche i soggetti fragili tra i 12 e i 15 anni.