Migliora infatti il parametro che proprio la settimana scorsa aveva decretato il cambio di colore, ossia l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, passata dal 20,2% di sette giorni fa all’attuale 18%. Rimane stabile al 38% il dato dei posti letto occupati nei reparti ordinari, ma l’altro parametro che registra segnali di miglioramento è quello dell’incidenza dei casi su 100 mila abitanti. Rispetto alla settimana scorsa, infatti, si è registrato un calo dei contagi, il 30% in meno. Un trend che riguarda tutta l’Italia posto che dal monitoraggio odierno dell’Istituto Superiore di Sanità è emerso che sono scesi i valori dell’incidenza dei casi di Covid per 100mila abitanti e dell’indice di trasmissibilità Rt che è passato dall’1,3 a 0,9.
Nonostante i dati, la Sicilia rimarrà un’altra settimana in zona arancione perché così prevedono le regole ancora in vigore. Potrebbe essere l’ultima e non solo in relazione al mancato superamento dei tre parametri che fanno scattare il cambio di colore. Sempre più insistentemente, infatti, si parla di un superamento dell’attuale sistema di classificazione delle Regioni o, quantomeno, di abolire definitivamente le zone bianche, gialle e arancione e lasciare solo la zona rossa, quella della massima allerta che scatta quando si superano i 150 casi settimanali ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione in area medica va oltre il 40% e quello in terapia intensiva oltre il 30%.
Proprio riguardo ai dati delle ospedalizzazioni si discute di modificare il calcolo dei pazienti, ossia di distinguere quelli ricoverati per Covid da quelli che accedono in ospedale per altre patologie e sono anche positivi al Coronavirus.