i sopralluoghi dei tecnici nominati dalle famiglie che sono state sgomberate dopo l'esplosione, in via Trilussa , dell'11 dicembre scorso e che ritengono che le loro case non debbano essere rase al suolo e che, anzi, potrebbero essere recuperate. Ci sarà anche l'avvocato che rappresenta alcuni degli sfollati. Sono sette le famiglie che continuano ad insistere per poter rientrare nelle loro abitazioni che, di fatto, non hanno avuto danni strutturali. I tecnici del Comune, secondo quanto emerso nelle scorse settimane, potrebbero "salvare" quelle case soltanto qualora venissero presentati i certificati di regolarità statica, agibilità e abitabilità. Incartamenti che i proprietari delle case non danneggiate non riescono però ad avere perché quegli immobili si trovano in zona R4, cioè ad alto rischio idrogeologico già dal 1908. Le case da ricostruire sono 50 e gli sfollati, dopo la tragedia di via Trilussa che uccise 9 persone (10 con il piccolo Samuele rimasto nel grembo della mamma), sono 130. Tutti sono stati sistemati in case in affitto per le quali il Comune di Ravanusa pagherà 72 mila euro l'anno. Il sopralluogo del 10 giugno verrà effettuato da esperti in ingegneria sismica e strutturisti che dovranno, dunque, verificare la tenuta statica degli immobili che rientrano nell'area del quartiere Mastro Dominici. E' di qualche giorno fa, com'è noto, la notizia dello stanziamento da parte del governo regionale di 24 milioni di euro per la riqualificazione urbana di Ravanusa a seguito della tragedia che ha colpito il comune agrigentino l'11 dicembre dello scorso anno.