Lo certificano gli ultimi bollettini diramati dall’Asp di Agrigento. Sono 5.398 gli attuali positivi in provincia, ma parliamo dei dati ufficiali che sono sottostimati se si considera che non tutti effettuano il tampone nei laboratori o nelle farmacie, con conseguente e autonomatica segnalazione della positività all’Azienda Sanitaria. Tornando al report dell’ASP, aggiornato al 4 luglio, dopo diversi giorni si è registrato anche un nuovo decesso in provincia. Interessa la città di Sciacca dove adesso sono 50 le persone decedute dall’inizio della pandemia. E’ la terza città per numero di vittime, preceduta da Agrigento con 59 persone decedute e da Canicattì che conta 58 vittime. Stabili i ricoveri negli ultimi due giorni, seppure nell’ultima settimana si sia registrato anche su questo fronte un incremento. Basti pensare che l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento è tornato a gestire i pazienti covid e sono 8 i posti letto occupati nel reparto di medicina.
In degenza ordinaria sono 23 i posti letto occupati all’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera e 2 nella terapia intensiva. Complessivamente sono 31 i ricoverati in provincia di Agrigento.
Per ciò che concerne i contagi nei singoli comuni, a Sciacca in due giorni si è passati da 650 a 733 attuali positivi e non tenendo conto del numero delle guarigioni che pure ci sono state .
A Ribera i casi attuali sono 179, a Santa Margherita Belice 82, a Sambuca di Sicilia 52, a Menfi 248, a Montevago 46, a Caltabellotta 43. E’ sempre Agrigento a registrare il maggior numero di soggetti contagiati, sono 849. Poi c’è Sciacca con 733, Favara con 482 e Canicattì con 401.
Preoccupato dall’escalation di contagi il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo che evidenzia come ai numeri ufficiali si aggiungono quelli dei tanti cittadini che effettuano il tampone a casa e non nelle strutture accreditate. La rapida diffusione che si è registrata in questi giorni, ha evidenziato il sindaco di Ribera, impone di essere prudenti, di continuare ad indossare la mascherina in tutte quelle situazioni di affollamento e di osservare le norme anti covid che tutti conoscono
E’ necessario, ha concluso, per limitare i contagi e continuare così a a convivere con questa infezione anche se è estate. Il rischio è quello di vedere incrementare anche i ricoveri.