aumentati costi del gas e dell’energia elettrica si aggiunge la protesta degli imprenditori del settore dell’edilizia che, a fronte di lavori pubblici eseguiti, non vengono pagati dalla Regione. Sono pronti allo sciopero fiscale, dichiarano oggi l’Associazionre dei Costruttori Edili delle province di Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Palermo e Messina e la Cna Costruzioni Sicilia.
La situazione è stata più volte denunciata: le aziende edili che svolgono lavori per conto degli enti pubblici oggi si trovano a non ricevere il regolare pagamento delle fatture, con ritardi che sono ormai consolidati nell’ordine dei 11 mesi.
Protestano nei confronti della Regione Siciliana che, asseriscono, inopinatamente e senza mai nemmeno fornire giustificazioni credibili ha ritardato in modo intollerabile il pagamento delle somme dovute per i cantieri in corso.
Opere la cui inaugurazione è divenuta spesso ‘merce’ da annuncio politico, con tanto di tagli del nastro e conferenze stampa, peccato che poi, aggiungono gli esponenti dell’associazione costruttori e della Cna, le aziende siano state sistematicamente lasciate da sole a confrontarsi con i costi da sostenere, peraltro gravati da un incontrollato aumento dei prezzi per le materie prime.
Peraltro, evidenziano come i ritardi sistematici nel pagamento delle fatture rischino di spingere gli imprenditori a cercare forme di liquidità non legali, in un’Isola che, dice l’Eurispes, è tra i territori in Italia a più alto tasso di usura. Ance e Cna Costruzioni Sicilia vanno oltre e lanciano l’ipotesi di uno sciopero fiscale con un messaggio chiaro, ma simbolico: “Se tu non paghi le fatture, perché devo pagare le tasse?”.
Una provocazione, lo evidenziano immediatamente, ma che rende il senso della grave situazione in cui si trovano le imprese edili che hanno eseguito lavori per conto delle pubbliche amministrazioni, salvo attendere da un anno il pagamento delle fatture. Ad intervenire sul problema è anche il segretario generale della Cgil di Agrigento Alfonso Buscemi con il segretario generale della Fillea (sindacato degli Edili) Franco Cosca che parlano di scandalo creato dalla Regione incapace di intervenire per la soluzione del problema . Cgil che dichiara di essere pronta a scendere in piazza per difendere il diritto delle imprese di ricevere il dovuto e di conseguenza il pagamento delle spettanze ai lavoratori.