alle ore 11:00 in Piazza Duomo dove partirà il corteo che attraverserà la cittadina, da Corso Umberto I al Corso Margherita fino ad arrivare all'ingresso principale dell'Ospedale "Fratelli Parlapiano".
Con lo slogan “1 ora di protesta per salvare l’ospedale di Ribera” i rappresentanti del Comitato chiedono al Governo Regionale la definitiva riapertura del Pronto Soccorso e dei reparti primari di un ospedale di base. Ribadiscono che lo prevede la legge che consente alle zone disagiate, come quella dell’Area interna delle Terre Sicane”, il mantenimento delle strutture ospedaliere in deroga, quindi, alle previsioni della rete ospedaliera regionale.
Di più. Il comitato “Zona disagiata” sostiene che ripristinare l’ospedale di Ribera con tutti i servizi essenziali è necessario per non sottoporre l’ospedale di Sciacca a stress sanitario. Fanno riferimento alle situazioni che riguardano in particolare il pronto soccorso del Giovanni Paolo II e che sono legate alla carenza di personale, ma anche agli accessi nell'area di emergenza/urgenza ormai insostenibili e che superano di molto il limite proprio per la buona funzionalità di un qualsiasi pronto soccorso.
Il comitato “Zona Disagiata” sostiene che l’ospedale di Sciacca non può e non deve gestire un bacino di utenza così grande (più di 150.000 abitanti tra il circondario Riberese e quello Saccense) e annuncia di aver lanciato da qualche giorno lanciato un nuovo hashtag: #RiberaeSciacca1SolaVoce .
Non si può non avere una strategia comune, aggiungono, affinchè sul tavolo del nuovo Assessore alla Salute arrivi una proposta varia ma che punti al potenziamento delle due strutture ospedaliere attraverso una differenziazione dei reparti .
Intanto la manifestazione annunciata per il 19 dicembre a Ribera è volta a far riconoscere il Fratelli Parlapiano come OSPEDALE di ZONA DISAGIATA per riprire, scrivono i promotori, il Pronto Soccorso e i vari reparti primari. Tutto questo con la rifunzionalizzazione post-Covid che prevede la Terapia Intensiva e Sub-intensiva, le Malattie Infettive, la Pneumologia, la Geriatria e Medicina generale, la Chirugia generale e i servizi annessi di Cardiologia, Radiologia e Patologia Clinica.