con la quale contestuale viene specificato che, trascorso questo termine, si attiveranno le procedure giudiziarie volte al recupero del credito vantato, con aggravio di spese ed oneri.
Diversi saccensi hanno ricevuto in questi giorni una raccomandata da una società incaricata dalla Curatela Fallimentare di Girgenti Acque di recuperare crediti relativi a forniture idriche non meglio specificate. Si fa riferimento unicamente a fatture antecedenti il 31 agosto 2021, si specifica l’importo dovuto, cui aggiungere anche i 3 euro del costo della raccomandata, e si evidenzia anche l’Iban cui
fare riferimento per il bonifico da effettuare entro 15 giorni, per evitare ogni possibile ulteriore aggravio.
La Curatela Fallimentare di Girgenti Acque batte cassa. La questione, però, è che nella raccomandata non vengono riportati i dettagli delle fatture non pagate, quando sono state emesse, a quale periodo fanno riferimento. Insomma una richiesta di pagamento al buio, senza che l’utente sia messo nelle condizioni di capire per cosa e per quale periodo è diffidato a saldare il presunto debito nei confronti della Curatela Fallimentare di Girgenti Acque. L’unica data cui si fa riferimento è quella del 31 agosto 2021. La nuova gestione del servizio idrico in provincia, quella di Aica, è stata avviata dal 2 agosto 2021.
Sulla vicenda è intervenuta oggi la Camera del Lavoro di Sciacca, alla quale diversi utenti si sono rivolti per capire come sia possibile che un ente di riscossione, incaricato dalla curatela fallimentare, possa inviare intimazioni a procedere con la richiesta di pagamenti per presunti omessi versamenti, senza allegare, come avrebbe dovuto, alcuna motivazione o alcun chiaro riscontro relativo al pagamento richiesto. Camera del Lavoro Accursio Miraglia che, dopo essersi consultata con il responsabile della Federconsumatori di Sciacca che hacondivide appieno le proteste e le perplessità dei cittadini che hanno ricevuto le ingiunzioni, propone a chiunque avesse ricevuto una richiesta del genere, lacunosa e non motivata, o la riceverà in seguito, di inviare una lettera alla società incaricata della riscossione per chiedere l'invio di documenti o elementi che possano attestare il presunto omesso, ritardato o insufficiente pagamento, al fine di consentire di poter verificare la fondatezza dei presupposti relativi alle somme richieste.
Nella raccomandata viene riportato un ndirizzo Pec cui fare riferimento per qualsiasi informazione, direttamente o preferibilmene tramite legale di fiducia.