si scontrano con la durissima realtà: se non hanno pensato (o non hanno potuto farlo) a prenotare con abbondante anticipo un biglietto aereo di andata e ritorno saranno costretti a pagare cifre spropositate. E' quanto evidenzia oggi Federconsumatori in relazione alla questione che ha già animato il dibattito politico in occasione delle festività natalizie e torna nuovamente in primo piano in vista della Pasqua. Proprio ieri il governo Schifani ha annunciato che una nuova compagnia, Aeroitalia, collegherà la Sicilia con alcuni dei principali aeroporti italiani nell’ottica di quella concorrenza che mira al contenimento dei costi.
Ferderconsumatori, intanto, ha iniziato a monitorare i prezzi dei voli dagli aeroporti del centro nord (Milano, Roma, Torino, Bologna e Venezia) a quelli siciliani (Palermo e Catania).Dalle simulazioni fatte il 14 febbraio, con partenza il 7 aprile e ritorno l'11 aprile, purtroppo si nota già che i prezzi sono in salita: fatta eccezione per i voli da e per Roma, che in media costano ancora 100-150 euro a persona, quelli dalle altre città costano già almeno il doppio.
Sono stati presi in considerazione i voli di tutte le principali compagnie che operano in Sicilia: ITA Airways, Ryanair, EasyJet, Wizzair e Volotea. I voli più cari, come al solito, sono quelli di ITA. I prezzi delle tratte inverse, cioè dalla Sicilia alle città del nord con partenza il 7 e ritorno l'11 aprile, hanno costi notevolmente più bassi. "Ci fa piacere che i siciliani che ne hanno la possibilità dovranno spendere poco per andare in vacanza a Pasqua - evidenzia Federconsumatori- ma ci farebbe altrettanto piacere che i siciliani che lavorano o studiano al nord possano passare le vacanze in famiglia senza spendere cifre spropositate".
Secondo Federconsumatori è necessario che il governo regionali attivi subito l'Osservatorio permanente per il trasporto aereo, con funzioni di controllo, indirizzo e monitoraggio delle dinamiche del prezzo del traffico aereo da e per la Sicilia, al fine di verificare eventuali speculazioni o distorsioni del mercato, ai danni dei viaggiatori.