Castrofilippo, Casteltermini, Lampedusa e Linosa, Palma di Montechiaro e San Biagio Platani nel corso di una apposita seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
Le istanze di finanziamento presentate dai cinque comuni della provincia sono state esaminate in via preventiva dalla Prefettura, che ha assicurato una valutazione sulla sussistenza dei requisiti di ammissione al finanziamento ministeriale e della congruità tecnica delle singole proposte progettuali, seguendo e supportando i Comuni interessati nelle complesse attività preparatorie.
Dopo l’esame valutato favorevolmente, le istanze con le relative progettualità sono state trasmesse, per l’approvazione definitiva e l’ammissione al finanziamento, al Ministero dell’Interno.
Per il comune di Sciacca il percorso non è stato ancora definito nonostante sia stato presentato il progetto di videosorveglianza finalizzato all’installazione di altre 26 telecamere da collocare nel parcheggio Catusi, al mercato del contadino nella zona antistate lo stadio comunale, al borgo dello Stazzone e in aree del territorio saccense che vengono spesso trasformate in discariche abusive. Il decreto di finanziamento di 99 mila euro dal Ministero dell’Interno dovrebbe arrivare a breve e consentire di potenziamento del sistema di videosorveglianza a Sciacca che attualmente si basa su 60 telecamere collocate nel centro storico, nel quartiere di San Michele e alla Perriera, oltre alle 30 installate recentemente nell’area portuale grazie al finanziamento ottenuto dal Gac “Il sole e l’azzurro, tra Selinunte-Sciacca e Vigata”.
In realtà delle 60 telecamere da tempo collocate in città, non tutte sono funzionanti ed è stata prevista la somma di 10 mila euro l’anno da impegnare nel bilancio comunale e destinare esclusivamente alla manutenzione delle apparecchiature.
I progetti di videosorveglianza nei comuni stanno avendo negli ultimi anni una priorità da parte del ministero dell’Interno in considerazione dell’importanza di migliorare gli standard di sicurezza e favorire il rispetto della legalità.