Poche speranze di riuscire a mantenere l’autonomia del primo circolo didattico “Giovanni XXIII”, diretto da Anna Conti, che pure era passato indenne dalla riorganizzazione della rete scolastica cittadina approvata lo scorso anno ed entrata in vigore dal primo settembre. Tutto nuovamente in discussione dopo la decisione della conferenza scolastica regionale di tagliare nell’isola quasi cento scuole e, tra queste, l’unico circolo didattico della città di Sciacca, nonostante la soppressione non sia stata deliberata in sede provinciale. Una doccia fredda quella che era arrivata direttamente da Palermo e con una ipotesi di accorpamento del primo circolo didattico, peraltro non condivisa, esclusivamente con l’istituto comprensivo “Dante Alighieri” che ha portato a diverse riunioni per cercare una diversa organizzazione . E’ venuta fuori una controproposta che il comune di Sciacca ha trasmesso alla Regione, pur premettendo la contrarietà alla soppressione della scuola Fazello. Se proprio deve essere operata, e pare che non ci siano grandi margini considerate le tante contestazioni al piano di dimensionamento scolastico regionale pervenute da altre città ( accoglierne una significherebbe dover accontentare anche gli altri) dirigenti e amministrazione comunale hanno chiesto che il primo circolo didattito venga diviso tra due istituti comprensivi. Nello specifico i plessi “Fazello” “Catusi” e Mascagni verrebbero accorpati all’istituto “Agostino Inveges” mentre i plessi “San Giovanni Bosco” e “Agazzi” al comprensivo “Dante Alighieri”. C’è però una novità e riguarda il plesso “San Francesco” che con questa riorganizzazione scolastica tornerebbe a far parte dell’istituto “Dante Alighieri”, mentre da quest’anno era passato al comprensivo “Inveges” pur continuando l’attività scolastica nella sede di Rione Marina. Si porrebbe fine a quella che è stata anche considerata una anomalia, ossia far parte di una istituzione scolastica ed operare nei locali di un’altra scuola, una “convivenza forzata” è stata anche definita. Nessuna novità rispetto all’assetto attuale, ma anche a quello futuro per l’istituto comprensivo “Mariano Rossi”
Questa, dunque, la controproposta formulata alla conferenza scolastica regionale anche se non è detto che venga accolta. Tutto ciò a poche settimane dall’inizio delle iscrizioni al nuovo anno scolastico che si apriranno il 18 gennaio per concludersi il 10 febbraio.
La Regione Siciliana dovrebbe ufficializzare il nuovo piano di dimensionamento scolastico che farà perdere l’autonomia a quasi cento istituzioni entro la fine dell’anno. A Sciacca si perderà una dirigenza, quella del primo circolo didattico, con tutto ciò che ne consegue.