con la dilatazione dei turni di erogazione, preoccupante soprattutto nella prospettiva estiva, ha indotto oggi il consigliere comunale della Dc Filippo Bellanca a presentare un'interrogazione urgente all'amministrazione. Atto ispettivo che, in premessa, contiene il timore dell'autore rispetto al fatto che la situazione in provincia di Agrigento, ma anche nel territorio comunale di Sciacca, purtroppo non lascia intravedere, nel breve periodo, sensibili cambiamenti nello scenario delle disponibilità idriche. È urgente, secondo Bellanca, affrontare la situazione per evitare casi di allarme sociale in vista della stagione estiva.
Il consigliere comunale rivela che uno dei due pozzi di Grattavoli è guasto, e vuol sapere dal sindaco Termine se sia previsto un corposo intervento economico per la sua riparazione ma, soprattutto, sottolinea l'opportunità che l'unico pozzo funzionante possa essere usufruito pienamente e solo per le esigenze del comune di Sciacca, e non per coprire il soddisfacimento dei bisogni anche degli altri comuni della provincia. Una questione che, sulla base del regolamento del piano d'ambito, deve essere oggetto di una specifica richiesta dell'amministrazione all'Ati e ad Aica. Sciacca è una città dove le risorse idriche ci sono, e vengono utilizzate, nel rispetto di un principio solidaristico, per l'intero territorio della provincia. Questione, quella della disponibilità di acqua, che ha visto i vertici di Aica annunciare nuove prospezioni alla ricerca di nuove sorgenti proprio nel sottosuolo saccense.
"Informazioni ufficiali in merito forse ce ne sono ma vengono tenute stranamente molto riservate, e non se ne conoscono i motivi", denuncia Bellanca. Aggiungendo anche che quel che è noto lo si apprende da fonti giornalistiche. Notizie che rivelano come permanga una situazione fortemente deficitaria delle risorse idriche effettivamente disponibili sul territorio e come, nell'ambito del servizio integrato, una parte delle esigue risorse comunali, vengano trasferite in altre zone della provincia.
"A seguito del perdurare di questa crisi idrica - osserva Filippo Bellanca - potrebbero esserci anche conseguenze per il territorio del nostro comune. Perché i comuni da soli - prosegue - possono fare ben poco, ma possono occuparsi con un certo anticipo delle iniziative di carenza idrica prima che la situazione raggiunga livelli di emergenza".
Per il consigliere comunale, dunque, anche il il comune di Sciacca dovrebbe fare qualcosa di più evidente e di visibile in questa direzione. Ed è questa la ragione per la quale chiede di sapere dall'amministrazione quali iniziative si intenda adottare o siano state già assunte per fronteggiare la situazione di carenza idrica esistente, se siano stati avviati contatti con Ati e Aica per la definizione di piani-programmi di intervento al fine di garantire che, in caso di necessità, il comune di Sciacca possa avere gli approvvigionamenti idrici indispensabili per il fabbisogno di acqua potabile per uso umano, sia nel settore dei servizi primari, sia in quello delle produzioni agricole.
Ancora, Bellanca chiede di conoscere i dati aggiornati sui volumi di acqua accumulati nei serbatoi idrici del nostro territorio, sulla capacità di erogazione della rete di acqua potabile, sulle effettive potenzialità dei pozzi, quali siano le iniziative che, in caso di emergenza, consentano di poter materialmente garantire la regolare erogazione di acqua potabile nelle case, e che cosa sia possibile fare per prevedere irrigazioni di soccorso in agricoltura, magari attraverso impianti di emergenza.
Filippo Bellanca conclude chiedendo a Fabio Termine se non ritenga utile informare la cittadinanza sullo stato dell'attuale emergenza idrica e se non intenda avviare una campagna di sensibilizzazione per un uso più oculato delle risorse idriche disponibili.