È questa, dunque, l'opinione dell'assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa in merito all'utilizzo di una scuola, il primo Circolo Didattico Giovanni XXIII, come luogo di accoglienza dei reperti di Muciare. L'obiettivo finale è quello che il museo torni alla ex Colonia marina, s'intende. Ma fin quando questo non sarà possibile il museo del mare rimane dove si trova per ora, ancorché provvisoriamente. Sulla vienda di recente Matteo Mangiacavallo ha presentato un'interrogazione all'ARS, sollevando dubbi sulla validità della presenza di un museo dentro una scuola. Lo stesso tecnico progettista degli ultimi interventi volti ad un uso esclusivamente scolastico dell'edificio, l'architetto Rino Segreto, continua a considerare illegittima la consegna alla Soprintendenza, decisa dal comune per finalità evidentemente diverse da quelle didattiche, tutti i locali del plesso monumentale che hanno accesso dalla via Licata e dall'atrio interno. Area oggetto di lavori edili in corso. Tornando a Muciare, intanto, l'associazione L'Altra Sciacca torna a chiedere delucidazioni al comune circa i lavori di sistemazione esterna e di ripristino della viabilita’ per la fruizione del Museo del Mare in contrada Muciare. Lavori che dovevano essere completati entro lo scorso anno, anche al fine di ipotizzare una riapertura al pubblico della ex colonia marina.