È stato sicuramente questo il fatto di cronaca più clamoroso che si è verificato nelle nostre zone nel 2018. Un problema che ha fatto riemergere in tutta la sua drammaticità il problema, tutt'altro che risolto, del randagismo, tra polemiche esagitate sui social e una manifestazione di protesta degli animalisti.
Dopo appena due anni il nostro territorio è tornato a manifestare tutta la propria vulnerabilità a seguito dei recenti nubifragi, quelli che hanno bloccato un’intera città, con frane, smottamenti e allagamenti ai quali il presidente della Regione Nello Musumeci ha auspicato interventi shock, tra cui la discussa proposta di cancellare il vecchio progetto di messa in sicurezza e di proporne uno nuovo, volto alla demolizione degli edifici costruiti negli anni lungo il corso del torrente Cansalamone. POLITICA
Politicamente l’anno che si conclude oggi è stato quello delle elezioni. Anche questo territorio ha tributato un successo straordinario alla coalizione gialloverde, quella poi finita a governare il Paese, premiando principalmente il Movimento 5 Stelle ma anche la stessa Lega di Salvini. Le amministrative, invece, a Menfi hanno registrato la vittoria di Marilena Mauceri, a capo di una coalizione civica, mentre a Sambuca si è confermato Leo Ciaccio. L’anno di Francesca Valenti, sindaco di Sciacca, invece, è stato invece particolarmente tribolato, e non solo per il discusso azzeramento della sua giunta. Decisione, questa, che ha generato altri problemi, tra cui la acclarata indisponibilità della maggioranza all’interno del Consiglio comunale, che ha fatto slittare approvazioni importanti, come il ripianamento dei debiti dell’ente. Un ente alle prese con tante emergenze, dallo stallo in cui si trova ancora il ponte Cansalamone ai rapporti con Girgenti Acque.
GIRGENTI ACQUE
Dopo la recente interdittiva antimafia inflittale dal prefetto Dario Caputo, l’ATI che nel frattempo è presieduta da Francesca Valenti, ha risolto il contratto con Girgenti Acque. La società è oggi amministrata da un commissario. È Gervasio Venuti, che si è fatto apprezzare da commissario straordinario dell’Asp. Una società, la Girgenti Acque, finita nel mirino di una nuova inchiesta della procura di Agrigento che ha scoperto un giro di presunti favori che ha coinvolto perfino l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede.
TERME
La vertenza Terme non ha registrato grossi passi avanti, a parte le polemiche. Anzi, la consegna di parte del patrimonio da parte dell’ex assessore Baccei è stata azzerata dall’attuale assessore regionale all’Economia Armao. Gli atti sono finiti in procura, nell’ambito di una vicenda che vede ancora la città in forte ritardo, in una condizione che vede le Terme come una sorta di paradigma della crisi del territorio.
RIFIUTI
Ha avuto inizio a Sciacca la raccolta differenziata dei rifiuti col sistema della raccolta porta a porta. Dopo una fase iniziale, particolarmente problematica, il servizio si è assestato, e oggi ha già permesso al territorio di diventare un comune virtuoso. In estate, tuttavia, non sono mancati i problemi per l’indisponibilità di impianti e qualche sciopero. In ogni caso, all’affermazione del nuovo servizio non è corrisposta ancora alcuna riduzione della tassa sui rifiuti.
Per quanto riguarda la promozione, questa parte di territorio è tornata a godere di un momento importante come quello del transito del Giro d’Italia, anche se l’evento si è caratterizzato per la tragedia occorsa a Leo D’Amico, il motociclista investito e ucciso ad Agrigento da un agricoltore che aveva oltrepassato le transenne.
Nella lotta alla mafia l’operazione Montagna ha decapitato ancora una volta le cosche della provincia di Agrigento. A finire in carcere anche alcuni indagati eccellenti, tra cui l’ex sindaco di San Biagio Platani Santo Sabella. Sono state numerose le operazioni di polizia giudiziaria nei confronti di numerosi soggetti considerati vicini al superboss latitante Matteo Messina Denaro, con sequestri di denaro e beni immobili. Recentemente è tornato sotto i riflettori ancora una volta Leo Sutera, boss di Sambuca, a lungo considerato il capomafia della provincia, che continua ad essere considerato un punto di riferimento per l’organizzazione criminale.
Dal fronte della lotta alla droga sono stati diversi gli arresti effettuati su tutto il territorio, a conferma di un settore particolarmente sensibile che vede ancora oggi un settore, quello dello spaccio di stupefacenti, che induce a tante preoccupazioni, come rivelano anche i numerosi sequestri effettuati. Così come suscita preoccupazione anche l’escalation del gioco d’azzardo, che nella sola città di Sciacca ha visto nel 2017 spendere ben 27 milioni di euro tra videopoker e slot machine.
Per quanto riguarda i reati contro la pubblica amministrazione, ha fatto sensazione l’inchiesta al comune di Cianciana nei confronti dei cosiddetti “furbetti del cartellino”. Il Carnevale 2018 è stato ancora una volta anticipato da una tragedia, quella occorsa al giovane minore Vincenzo Soldano, morto in un incidente stradale alla vigilia della festa in via Mazzini. Un episodio che ha ricordato un’altra morte, quella del giovane Sebastian Soldano, anche lui vittima di uno schianto con il suo scooter negli anni scorsi. E ha fatto sensazione anche lo schianto a Lido Fiori di un’auto che ha causato la morte di un bambino di 6 anni, che viaggiava insieme ai genitori.
Sono aumentati i cosiddetti sbarchi fantasma di migranti, ma sono tuttora aperte indagini su possibili traffici di esseri umani in uno con il contrabbando di sigarette. Dal punto di vista culturale è stato ricordato l’aeroporto fantasma di contrada Piana Scunchipani, con una iniziativa che lo scorso luglio ha visto la presenza a Sciacca di diverse autorità del mondo istituzionale e militare. Successo per le iniziative del Letterando in Fest e dello Sciacca Film Fest, che hanno confermato la straordinaria attenzione nei confronti di un territorio che si conferma vitale e pieno di risorse. Successo a Sciacca per il Carnevale, a Ribera per Pizzafest e Sagra dell’Arancia, a Menfi per la versione ridotta di Inycon e così via.
L’anno se ne va con il via libera alla VIA VAS del nuovo piano regolatore generale di Sciacca, mentre la burocrazia continua a fare disperare gli ex residenti delle case popolari di Largo Martiri di via Fani, dove continua a non bastare l’espletamento della gara d’appalto, visto che le ruspe da quelle parti continuano a non vedersi.