A Sciacca si è visto fioccare, specie in zona San Calogero, la parte alta della città, ma è nelle aree montane, più lontane dal mare, che la neve ha trasformato i paesi in veri e propri presepi. Un inizio d’anno a dir poco gelido, con temperature prossime allo zero ancora per alcuni giorni. Ma se da un lato la neve regala suggestivi paesaggi, dall’altro crea non poche difficoltà alla viabilità, specie da queste parti dove alla neve non si è proprio abituati.
Temporaneamente chiuso il viadotto “Belice”: l’Anas ha disposto l’interdizione al transito perché alcuni mezzi pesanti sono rimasti bloccati generando una coda di circa 10 km.
Ed è a causa del manto stradale reso particolarmente viscido dal ghiaccio che si è verificato un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, questa mattina lungo la SS115 nel tratto che collega Castelvetrano con Marinella di Selinunte.
Ma diversi disagi si registrano un po’ in tutto il Belice. Partanna e Santa Ninfa sono da ieri completamente ricoperte di bianco, così come anche Castelvetrano e le arterie di collegamento. Lungo le statali caduti dai 5 ai 10 centimetri di neve. Innevati anche i comuni di Caltabellotta, Sambuca, Santa Margherita Belice, così come i paesi dei Monti Sicani.
Colpita dal gelo, quindi, un po’ tutta la provincia. Al lavoro il personale stradale del Libero Consorzio per garantire il transito sulle strade interne interessate dalla neve, in particolare sulla Cammarata-Santo Stefano Quisquina, ma i tecnici del Settore Infrastrutture Stradali ribadiscono il pericolo di ghiaccio su tutte le strade montane, da San Giovanni Gemini, a Cammarata, Bivona, Santo Stefano Quisquina, Casteltermini, Racalmuto, Grotte ed altri ancora.
Si sconsiglia, pertanto, di mettersi in viaggio nelle ore notturne e sopratutto nelle prime ore dell'alba, quando è più elevato il rischio di ghiaccio sulle carreggiate. I mezzi spargisale del Libero Consorzio sono impegnati a garantire il transito nelle aree interessate dalle nevicate, ma non riescono a coprire tutti i territori che richiederebbero interventi.
Si rinnova ancora una volta l’invito a prestare massima attenzione anche in autostrada. L’A29 Palermo-Mazara del Vallo è una delle arterie dove è obbligatorio avere le catene a bordo. I tratti più pericolosi sono sulla diramazione per Trapani dell’A29, nel tratto compreso tra gli svincoli di Segesta e Fulgatore ed il tratto tra lo svincolo di Alcamo e quello di Santa Ninfa.
Sulla Fondovalle Sciacca – Palermo si transita ancora, sebbene ai bordi delle carreggiate sia ben visibile il ghiaccio e le alture che la costeggiano siano innevate. Out, invece, i treni che da Agrigento dovrebbero raggiungere Palermo e viceversa.