svoltasi all’inizio della scorsa settimana, anche se pochi giorni dopo la presidenza aveva dovuto far ricorso ad una convocazione urgente del consiglio comunale a fronte della scadenza relativa all’aggiornamento del piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima. Una svista che non era andata giù all’opposizione che ha disertato in massa l’aula consiliare Falcone Borsellino ad eccezione del consigliere pentastellato Alessandro Curreri con le conseguenze che ancora animano il dibattito all’interno del Movimento 5 Stelle di Sciacca. Opposizione che ha contestato il metodo di gestione delle sedute consiliari da parte della presidenza e della maggioranza, ma anche quella che è stata considerata una sbadataggine rispetto alla scadenza di un punto pure così importante posto che la mancata approvazione non avrebbe consentito al comune di Sciacca di accedere ai bandi comunitari in materia di sviluppo ed efficientamento energetico.
Si torna in aula stasera in questo clima sempre più teso. Peraltro si tratta, come ormai prassi, di una seduta in seconda convocazione quando la maggioranza dovrebbe essere in grado di assicurare la sufficienza numerica, a meno che non si registrino delle assenze tra i consiglieri sui quali può contare la giunta Valenti.
L’opposizione ci sarà anche perché esaminati alcuni punti tecnici, tra questi quelli relativi all’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, all’approvazione del piano anticorruzione, alla revisione delle partecipate e ad un debito fuori bilancio, all’ordine del giorno della seduta consiliare vi sono due delle questioni che maggiormente hanno animato il dibattito politico in città.
Si discuterà, infatti, della vicenda ponte Cansalamone con il sindaco chiamato a relazionare sull’esito dell’incontro avuto a Palermo con il responsabile della protezione civile regionale che ha generato, in particolare una forte contrapposizione tra l’amministrazione e il Movimento 5 Stelle di Sciacca rispetto a quale dovrà essere la soluzione da percorrere per arrivare alla riapertura del viadotto . L’amministrazione ritiene percorribile, in attesa di un intervento definitivo, l’ipotesi di una riapertra parziale mentre per i pentastellati tutto ciò è impensabile e, addirittura pericoloso.
Altro argomento di confronto la questione imposta di soggiorno e l’utilizzo dei fondi introitati dal Comune di Sciacca.