Lo ha fatto il sindaco Franco Matinella nel corso di un servizio Rai evidenziando come a Burgio una famiglia di 4 persone abbia un costo annuo per l’acqua di 150 euro, nettamente inferiore rispetto a quanto paga una stessa famiglia nei comuni gestiti dal privato. Intendiamo continuare su questa strada, ha poi dichiarato il sindaco di Burgio. Insomma si susseguono le prese di posizione dei sindaci cosiddetti “dissidenti” nel vivo del dibattito che si è sviluppato in tutta la provincia sul dopo Girgenti Acque. Dibattito che proprio sabato prossimo, presso la sala Luca Crescente del Consorzio Universitario di Agrigento, registrerà un ulteriore momento di confronto su iniziativa del Forum Siciliahno dei movimenti per l’acqua pubblica e Federconsumatori Sicilia sul tema: “Il Servizio Idrico Integrato in provincia di Agrigento, dal fallimento della privatizzazione alla Gestione Pubblica e Partecipata”. Dopo la determinazione dell'ATI di rescindere il contratto con il gestore e l'interdittiva del Prefetto che ha commissariato la gestione, ritengono urgente discutere del futuro della gestione del Servizio alla presenza del Presidente dell’Ati Francesca Valenti, dei rappresentanti delle forze politiche, sindacali ed economiche e delle associazioni, comitati e movimenti che in questi anni si sono impegnati sul fronte acqua. all’incointro è stato invitato anche l’assessore regionale all'energia e servizi di pubblica utilità Pierobon.
La strada che Forum siciliano dei Movimenti per l'Acqua e Federconsumatori Sicilia da tempo indicano per risolvere la questione acqua ad Agrigento e in Sicilia è quella della costituzione di Aziende Speciali Consortili. Cioè enti strumentali di diritto pubblico dotati di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale, di proprio Statuto, che attraverso le Assemblee Consortili consentiranno ai Comuni di rimanere pienamente e legittimamente proprietari degli impianti e gestori delle proprie risorse.
L’Azienda Speciale Consortile, infatti, persegue il pubblico interesse in piena autonomia gestionale e segue criteri di economicità perché ha l’obiettivo del pareggio di bilancio, reinvestendo gli utili nella manutenzione, nell'innovazione e ricerca, nel miglioramento del servizio e delle infrastrutture, nella tutela della salute e dell’ambiente, e non mira a fare profitto sull'acqua come farebbe una azienda privata.