Una testo coordinato, frutto dell’abbinamento di due diverse proposte di legge, a firma di Giancarlo Cancelleri e Margherita La Rocca Ruvolo che passerà adesso, prima di approdare in Aula, al vaglio della commissione Bilancio per le coperture finanziarie. Sul testo ha espresso parere favorevole il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale per la Salute.
Un primo passo importante verso l’approvazione di una legge che punta a tutelare la salute e il risparmio salvaguardando le fasce più deboli della popolazione e più vulnerabili ai rischi connessi al gioco d’azzardo. Mi auguro, ha dichiarato Margherita La Rocca Ruvolo che il disegno di legge venga ora condiviso e approvato in Aula.
Tra le novità in materia di contrasto al gioco d’azzardo la proposta legislativa prevede il divieto d’apertura di centri di scommesse e spazi per il gioco con vincita in denaro, nonché la nuova installazione di apparecchi, ad una distanza minima dai “luoghi sensibili”- come scuole, parrocchie, caserme, strutture sanitarie, centri di aggregazione per giovani e anziani . Distanza fissata in 300 metri per i comuni con meno di 50.000 mila abitanti e in 500 metri per i comuni con più di 50.000 mila abitanti. Prevista anche l’istituzione dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo da gioco d’azzardo al fine di conoscere e monitorare il fenomeno e di valutare l’efficacia delle politiche messe in atto per contrastarlo. L’Osservatorio collaborerà con i competenti organi dello Stato e con le Forze di Polizia nella lotta al gioco illegale.
La Regione, tramite i comuni, rilascerà agli esercenti di pubblici esercizi, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che sceglieranno di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito il marchio regionale “Slot? No Grazie!”; i Comuni possono prevedere dei premi chi aderisce al progetto. Spetterà ai Comuni la competenza dei controlli, tramite la Polizia locale sui locali, al fine di evitare la diffusione del fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo e di garantire il monitoraggio.
Alle Aziende Sanitarie Provinciali è affidato invece il compito di promuovere interventi di prevenzione del rischio della dipendenza da Gioco d’azzardo attraverso iniziative di sensibilizzazione, informazione, educazione per fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza sulla problematica . I servizi delle dipendenze patologiche delle Asp assicureranno: l’attività di accoglienza; la valutazione diagnostica; la presa in carico e cura; il reinserimento sociale della persona affetta dalla patologia e il sostegno ai familiari, anche in collaborazione con le associazioni che si occupano di disturbo da gioco d’azzardo.