Diversi i punti in cui occorrebbe intervenire. L’erba secca ed alta, a rischio incendio, costeggia tutte le strade di accesso alla Basilica. Le fronde degli alberi avvolgono i pali dell’ illuminazione pubblica, non permettendo alla luce di propagarsi. Un grosso ramo, abbattuto dal forte vento di mesi fa, giace ancora, ormai secco, sull’asfalto. Nella parte posteriore della chiesa, il parroco, padre Tutino, ha dovuto collocare a proprie spese un faretto perché l’unico palo della luce è stato rimosso. Per non parlare del totale abbandono della pineta: la staccionata in legno è danneggiata e pericolante, come i pilasti che danno sul belvedere. Ma, soprattutto, mancano dei ferri nel piazzale antistante la Chiesa di San Calogero al Monte e chiunque potrebbe cadere di sotto. È stato padre Tutino ad intervenire coprendo il buco alla meno peggio. Ed è proprio il parroco della basilica a chiedere, attraverso le nostre telecamere, si intervenga prima del giorno di San Calogero, l’11 giugno. Oltretutto, la zona è altamente frequetata sia da ragazzi, e domenica in tanti riceveranno il sacramento della Comunione, sia da turisti.