È questa la richiesta alla ministra per le Infrastrutture e i Trasporti Paola De Micheli firmata da una quarantina di sindaci dell'Agrigentino, tra cui Francesca Valenti, Carmelo Pace e Margherita La Rocca Ruvolo. Fanno notare, i primi cittadini, come sia indubbio che, dopo un lungo periodo di emergenza e di crisi, il nostro Paese debba avviare un percorso di ripresa e di crescita economica. Considerano così prioritaria, nell’agenda di governo, quella che definiscono "una nuova questione meridionale che punti a ridurre il divario infrastrutturale tra il Nord ed il Sud dell’Italia".
Ad opinione dei sindaci agrigentini ministero delle Infrastrutture e Anas dovranno occuparsi della realizzazione di quella che considerano un’opera viaria, attesa da decenni e mai realizzata, ovverosia come detto la chiusura dell’anello autostradale siciliano. "La realizzazione di un tratto autostradale da Gela a Castelvetrano - dicono i capi delle amministrazioni - se non si vuole abbandonare questo territorio al proprio destino e mettere il sigillo ad una umiliazione che la nostra provincia continua a subire da anni per mancanza di una programmazione seria ed efficace soprattutto nel settore delle infrastrutture, non è più rinviabile, altrimenti - avvertono - si verificherà un crollo infrastrutturale di cui noi sindaci del territorio non vogliamo essere correi". Non è possibile permettere, secondo i firmatari della nota, indirizzata anche ai vertici dell'Anas, che rimanga questa arretratezza infrastrutturale che determina un atavico isolamento delle province di Trapani, Agrigento e Caltanissetta.
Ritengono così, i sindaci, che l’autostrada tra Gela e Castelvetrano sia una struttura strategica per la Sicilia e, sebbene possa apparire periferica per l’Europa, è utile rappresentarla come una infrastruttura centrale nel Mediterraneo che metta in collegamento i due aeroporti di Comiso e Birgi, liberando dal traffico la Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio dell’Unesco, e che, nel suo nuovo tracciato, non interferisca con il traffico urbano di molti paesi e città della riviera agrigentina.
"Ci piace credere - dicono i sindaci - che, in questa fase storica, anche la provincia di Agrigento possa realmente uscire dal disagio viario e dal ritardo infrastrutturale in cui versa con la programmazione, la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’autostrada Gela –Castelvetrano. Vogliamo pensare - aggiungono - che l’Italia non sia solo Genova e che l’interesse del Governo Nazionale nella realizzazione delle opere stradali non si fermi a Reggio Calabria".
Al ministro De Micheli i sindaci chiedono un incontro, precisando di credere ancora nel tricolore che indossano e di continuare ad essere, per dirla con le parole del presidente Conte, delle vere e proprie sentinelle della Nostra Italia.