Poi la rettifica da parte della Regione che c'era stato un errore e che i dati siciliani erano sensibilmente inferiori. E' stata un'autentica giornata di passione, quella di ieri, in ordine alla comunicazione dei dati regionali sulla diffusione del contagio sull'isola dopo che il giorno prima non erano stati diffusi i dati della Sicilia per via della vicenda che ha investito l'assessorato regionale alla sanità. Purtroppo c'è stato un errore nel computo dei dati, connesso alla conseguente rimodulazione dello staff, visto che i dipendenti che si occupavano di questa attività sono ovviamente impediti, e alla stessa farraginosità. I dati li abbiamo già rivisti e sono sensibilmente più bassi, ha precisato in serata Mario La Rocca, dirigente della pianificazione strategica dell'assessorato regionale alla salute, il più alto in grado dopo la bufera sui dati falsi del Covid in Sicilia che si è abbattuta in piazza Ottavio Ziino, con l'inchiesta che, com'è noto, ha coinvolto l'assessore Ruggero Razza, che si è dimesso, e che ha fatto scattare gli arresti per la dirigente generale del Dasoe, Maria Letizia Di Liberti, per altri funzionari dell'assessorato e per un dipendente di una società esterna che si occupava della elaborazione dei dati stessi. Sempre nella tarda serata di ieri, in un'altra nota di rettifica la comunicazione da Palermo che i nuovi positivi registrati in Sicilia nelle giornate del 30 e 31 marzo sono 1673, per una media di 837 casi giornalieri, dunque in linea con quelli comunicati nei giorni scorsi. Il bollettino di oggi del Ministero della Salute dovrebbe fare chiarezza e riportare i dati reali riferiti alla Sicilia. In ordine ai contagi nella provincia di Agrigento, sono 90 i nuovi casi accertati ieri in provincia di Agrigento, 5 i nuovi ricoveri, 55 i guariti e un decesso, quello dell'altro anziano di Ribera morto all'ospedale di Sciacca. A Sciacca le persone contagiate sono 107, due in meno rispetto al giorno precedente. Ma due giorni senza nuovi contagi non vuole dire che il peggio sia passato, anzi, tutt'altro. A confermarlo al nostro telegiornale è il sindaco Francesca Valenti. Purtroppo, dice il sindaco, è solo una tregua apparente, la situazione in provincia è assai critica e, tra comuni zona rossa e altri che si apprestano a diventarlo, si è complicato ed ingigantito in questi giorni il lavoro del dipartimento di prevenzione dell'Asp anche nella stessa elaborazione dei dati e il pericolo per la nostra città è tutt'altro che scampato, conclude Francesca Valenti. Altro comune che rimane sorvegliato speciale è Ribera. Qui i contagiati adesso sono 170. A partire dalle 22 di stasera, nella città delle arance sarà completato l'intervento di sanificazione e disinfezione delle strade e delle aree pubbliche che ha preso il via ieri sera, realizzato con l'ausilio di mezzi agricoli messi a disposizione da ditte locali e da alcuni agricoltori. A Sambuca di Sicilia sono adesso 4 i positivi mentre continua a preoccupare la situazione nel comune zona rossa di Santa Margherita Belice dove adesso le persone contagiate sono 54, 8 in più rispetto al giorno precedente. 67 a Siculiana, 10 a Villafranca Sicula, 14 ad Alessandria della Rocca, 18 ad Aragona, 16 a Bivona, Burgio e Caltabellotta, 12 a Calamonaci, 3 a Cattolica Eraclea, 33 a Cianciana, 20 a Comitini, 10 a Menfi, 9 a Montallegro, 13 a Montevago. Contagi che continuano ad aumentare a Palma di Montechiaro che ha raggiunto quota 137 soggetti positivi, Raffadali dove 11 nuovi casi hanno portato a 78 il totale dei contagiati, e Canicattì che adesso è a quota 152. Tornano ad aumentare i contagi anche a Licata con dieci nuovi casi per un totale di 32 mentre ad Agrigento adesso le persone contagiate sono 200. Continuano a soffrire i due ospedali agrigentini punto di riferimento per il territorio. 45 i pazienti ricoverati al San Giovanni di Dio, 13 al Giovanni Paolo II. 9 le persone in terapia intensiva ad Agrigento, 4 a Sciacca.