covo di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara, quello di vicolo San Vito, dove l'ex latitante avrebbe vissuto negli ultimi anni, conducendo una vita praticamente normale. Una ventina di soggetti che, dunque, avrebbero frequentato quella casa e che, per forza di cose, avrebbero avuto un rapporto più stretto e diretto con il padrino di Castelvetrano, deceduto poco tempo fa a causa di un cancro al colon.
Il lavoro sull'appartamento sarebbe cominciato subito dopo l'arresto di Messina Denaro e si sarebbe completato nelle ore scorse. Le impronte sarebbero state individuate su diversi oggetti e nelle stanze più frequentate dell'immobile. Il capomafia avrebbe vissuto a Campobello di Mazara almeno dal 2017 frequentando supermercati, negozi, ristoranti, incontrando persone, insomma tanti soggetti sarebbero entrati in contatto con lui. Da stabilire se lo abbiano fatto consapevolmente o meno, insomma se sapessero davvero con chi stessero parlando.
Che Campobello di Mazara, a due passi da Castelvetrano, fosse una delle roccaforti del potere di Messina Denaro gli inquirenti lo avevano capito da tempo tant'è vero che i blitz in zona non sono mai mancati. Proprio ieri il GUP di Palermo ha condannato complessivamente a oltre due secoli di carcere 27 tra boss, gregari, estortori e favoreggiatori di Matteo Messina Denaro, soggetti appartenenti al triangolo compreso tra Campobello di Mazara, Marsala e Mazara del Vallo. Nessuno degli indagati è stato assolto, mentre il processo si è svolto con il rito abbreviato. Figura centrale di quell'inchiesta Francesco Luppino, condannato a 20 anni di carcere che, a nome dell'allora latitante, avrebbe gestito i mandamenti della zona, gli affari e anche alcune aste giudiziarie.
Ad avere le condanne più alte anche Marco Buffa, 11 anni e 4 mesi, Piero Di Natale, 16 anni, Antonio Cuttone e Vincenzo Spezia, 18 anni, 20 anni a Francesco Raia. A seguire tutti gli altri. Il gup ha anche condannato gli imputati a risarcire il danno delle parti civili: tra queste pure i comuni di Campobello di Mazara e di Castelvetrano.