Giovani e giovanissimi i clienti prediletti della banda di gambiani e nigeriani che si erano quasi impossessati del dedalo di vie e viuzze della movida agrigentina dove lo spaccio, a cielo aperto, avveniva di giorno e di notte, nei confronti di ragazzi, frequentatori di pub e di happy hour o studenti all’uscita da scuola. Il blitz è scattato la notte scorsa. Un elicottero dei carabinieri di Palermo ha sorvegliato dall’alto, puntando il faro sui tetti delle palazzine fatiscenti del centro città, le irruzioni e le perquisizioni a tappeto effettuate da oltre cento carabinieri del comando provinciale. In azione anche le unità cinofile del nucleo di Palermo. I carabinieri hanno arrestato in tutto sei persone. Si tratta di quattro gambiani, un nigeriano e una donna, con passaporto italiano, ma proveniente dal Belgio.
Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento. L’esigenza di intervenire subito con i fermi si è resa necessaria sia a causa della violenza e della sfrontatezza con cui operava il gruppo criminale, sia per il pericolo che lo stesso facesse perdere le proprie tracce. L’accusa per tutti è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver dato luogo alle cessioni anche nei confronti di minorenni.
L’operazione denominata “Piazza pulita” è stata avviata, in realtà, nell’ottobre dello scorso anno dai carabinieri della compagnia di Agrigento anche a seguito delle ripetute ed esasperate richieste di aiuto di residenti e operatori commerciali della zona.
Da allora i militari dell’arma hanno filmato, di giorno e di notte, i traffici dei pusher e gli edifici abbandonati utilizzati dalla banda per nascondere la droga.
Il dato inquientante che ne è emerso è che, tra i 32 segnalati alla Prefettura per uso di stupefacenti, la gran parte erano minorenni. Altro fattore impressionante è stata la determinazione, la sfrontatezza e la violenza con cui il sodalizio agiva indisturbato. In più occasioni, infatti, gli indagati, spesso ubriachi o sotto l’effetto di droghe, avevano dato luogo tra di loro a liti furibonde e, in almeno tre circostanze, a violente aggressioni fisiche, talvolta a colpi di bottiglie di vetro in testa, nei confronti di acquirenti minorenni e di residenti.